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Cultura Italiana: Natale

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Natale a Milano
Natale a Milano

La festa del Natale è considerata, quasi in tutto il mondo, la festa più importante dell’anno. Viene celebrata il 25 dicembre e per il popolo Cristiano si festeggia la nascita di Gesù Cristo.

In realtà il Natale ha origini pagane. Ai tempi dell’antica Roma era il giorno dedicato all’adorazione del Dio Mitra, che rappresentava il Sole, ed era appunto legato al passaggio del sole. Successivamente intorno al IV-V secolo D.C., con il diffondersi del Cristianesimo, al culto di Mitra è stato sostituito quello di Gesù che anche per i Cristiani rappresenta la luce.

Ai nostri giorni quando si parla del Natale in realtà ci si riferisce ad un periodo di tempo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio ed include appunto la Vigilia (24 dicembre), il Natale (25 dicembre), Santo Stefano (26 dicembre), Capodanno (31 dicembre sera – 1 gennaio) e la Befana o Epifania (6 gennaio), quest’ultima generalmente rappresentata da una simpatica vecchietta, che, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio, entra nelle case a cavallo di una scopa, porta regali e riempe di dolci la calza dei bambini buoni o di carbone quella dei più bricconcelli.

Durante il periodo che precede la festività vera e propria è usanza fare il presepe ed addobbare l’albero. Il presepe è appunto la riproduzione attraverso statuine della scena della nascita di Gesù, mentre l’albero è un abete, vero o finto, adornato con palle e luci variamente colorati. Sempre per tradizione sia il presepe che l’albero vengono montati l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, e riposti per l’anno successivo la sera del 6 gennaio.

Per le famiglie di tutto il mondo il Natale è l’occasione per riunirsi, mangiare e scambiarsi regali in segno di reciproco affetto. Non fa eccezione la famiglia italiana il cui culto per la buona tavola durante questa festa si manifesta in tutta la sua grandezza, in una maratona mangereccia che ci vede impegnati ad assaporare ogni tipo di pietanza, dal dolce al salato, dal pesce alla carne, il tutto ovviamente in porzioni più che abbondanti.

I menù possono essere svariati, con ricette tramandate e/o tipiche della regione di provenienza, a rivisitazioni o nuove “tendenze”, influenzati da ingredienti tipici di altre parti del mondo.

Nel mio caso specifico, avendo un padre abruzzese ed una madre ischitana, vivendo ormai da 40 anni a Roma, i menù delle feste sono un po’ un misto di queste tre regioni.

Il cenone del 24 dicembre è all’insegna del pesce. L’antipasto, fondamentale nei pranzi importanti italiani, può essere composto da tartine con patè vari (tipo olive, carciofi, melanzane etc.), insalata di mare, carciofini ed altri vegetali sott’olio (nel migliore dei casi di produzione propria), pane tostato con burro ed acciughe, e chi più ne ha ne metta.

Il primo piatto può essere un risotto alla pescatora o un piatto di spaghetti alle vongole, a cui si aggiunge una zuppa di ceci di derivazione abruzzese.

Passando al secondo il fritto misto, l’orata e la spigola al forno con patate ed insalata, la fanno da padroni. Non mancano i fritti di verdure (carciofi, cavolfiori, zucchine) che invece sono tipici della tradizione romana.

Nel pranzo del 25 dicembre, quindi del giorno di Natale, è consentito mangiare la carne. Il primo è sostituito da una lasagna o dai cannelloni o ancora da un timballo di pasta, mentre il secondo vede l’arrivo di un bel piatto di arrosto misto o roast beef.

In entrambi i casi, per finire, formaggi vari quindi frutta, frutta secca e dolci in quantità, il tutto bagnato da buon vino, rosso o bianco, e fiumi di spumante, caffè ed ammazzacaffè.

Se il menù può variare da regione a regione, ciò che sicuramente è possibile trovare su tutte le tavole italiane sono il panettone, il pandoro ed il torrone.

Il panettone ed il pandoro sono i dolci natalizi per eccellenza. Il panettone, di provenienza lombarda, è caratterizzato al suo interno da uvetta e frutta candita. Coloro i quali non amano questi ingredienti si affidano al pandoro, di provenienza veronese, dalla pasta soffice ed il colore dorato servito con una spolverata di zucchero a velo.

Il torrone, il più tipico dei dolci natalizi, è disponibile al miele o al cioccolato con mandorle e pistacchi all’interno, si può trovare anche in versione mini, monodose, chiamato “Condorello”, dall’omonima casa produttrice.

Concludendo, diffidate delle imitazioni ed attenzione!!! non tutto quello che viene propinato sui vari network dedicati al cibo è made in italy come dicono, ma soltanto un surrogato della vera tradizione italiana.

Buone Feste a tutti.

By Rita

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