La Calabria, Italia
La Calabria è terra di antichissima civiltà mediterranea, ed è il luogo primigenio da cui deriva il nome dell’intera nostra penisola. Italia, infatti, fu da principio la Calabria in onore del suo re, Italo. Molte testimonianze vanno dalla preistoria agli insediamenti dei Bruzi, il popolo autoctono, fino alla grande epopea della Magna Grecia.
Di queste epoche, fondamentali per la storia e la cultura europea, la Calabria conserva ancora segni visibili importanti, principalmente evidenziati negli scavi archeologigi presenti in gran parte del territorio calabrese ed i reperti conservati nei vari musei ed antiquarium.
Storia di Calabria, Italia
Romani, Goti Longobardi, Bizzantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, fino ai Borboni, hanno lasciato in terra bruzia testimonianze architettoniche di grande rilevanza culturale e artistica. La Calabria è stata, quindi, un vero e proprio “ponte” per diverse culture, una terra di passaggio, e per questo esposta ad assalti ed invasioni, a dominazioni e a grandi moti di ribellione e di libertà.
Si tratta di fasi storiche che hanno lasciato impronte indelebili nella vita e nella cultura della Calabria, incidendo in modo ancora tangibile nella stessa organizzazione urbanistica degli abitati. Per il turista, tutto ciò, è sicuramente un viaggio affascinante nella storia dell’uomo. Il patrimonio artistico della Calabria rispecchia le vicissitudini storiche della regione.Si tratta di un patrimonio ricchissimo che molto spesso ha sede nei piccoli centri sia montani che marini, a testimonianza di una vita culturale plurimillenaria.
Edifici da manuale di Storia dell’Arte, sculture, bassorilievi, opere d’arte di vario tipo e fattura, testimoniano lo splendore della civiltà magnogreca e i periodi seguenti della civiltà calabra. Di grandissima importanza le pitture di ogni scuola e di tanti secoli custoditi nei musei e nelle chiese, un patrimonio, questo, considerato tra i più consistenti del nostro paese.
Dalla maestosità dei Bronzi di Riace, ormai noti in tutto il mondo, alle tele di Mattia Preti, alla preziosità dei cori lignei e delle statue che ornano le chiese, alla stessa architettura minore risalente ai vari periodi storici, la Calabria è in grado di offrire al turista, ma anche allo studioso più esigente, un grande itinerario artistico unico nel suo genere. Al patrimonio artistico si intreccia una tradizione artigianale ancora viva e palpitante nei piccoli centri collinari e montani. Dalla ceramica alla scultura in legno, dagli oggetti di rame ai filati, la regione calabra, è capace di stupire per la fantasia e la ricchezza di una cultura materiale di grandissimo pregio.
La Costiera Tirrenica Calabra inizia con Tortora, divisa dalla vicina Basilicata solo dalla fiumara di Maratea Castrocucco, essa si presenta per buona parte con ampie spiagge, spesso però diventa frastagliata e si aprono in essa molte grotte a pelo d’acqua e si arricchisce di piccole insenature raggiungibili solo dal mare. Lungo le coste dal Tirreno allo Ionio, la Riviera dei Cedri, la Costa Viola, la Costa dei Gelsomini, nomi indubbiamente suggestivi per definire i litorali di una terra che ha trovato una giusta dimensione nell’industria turistica.
La Calabria, in ogni caso, non la si può godere attraverso una descrizione sia essa molto sommaria, come la nostra, sia essa più lunga. La Calabria va vissuta. Va vissuta nelle sue tradizioni, nel suo modo d’essere; un modo d’essere che spesso sgomenta perché non corrisponde per niente, nella sua globalità, alle frasi fatte con cui viene definita. La Calabria è sopratutto un immenso bene ambientale paesaggistico e culturale per l’Italia e per il mondo.
Le tradizioni popolari e il folklore rappresentano per la Calabria un’incommensurabile ricchezza a testimonianza del suo grande passato. Fastosi i costumi femminili nei centri di lingua albanese; austeri ed essenziali, ma anche unici, quelli dei paesi montani. Fortissima è in Calabria la tradizione religiosa. Nel periodo pasquale e in quello natalizio, da secoli, si tramandano riti, manifestazioni e rappresentazioni di grande partecipazione popolare.
Anche il Carnevale ha i suoi riti i quali se non sono vere e proprie recite su antichi testi teatrali,costituiscono l’occasione per liberare la fantasia e l’estro degli attori. Numerosissime le sagre dei prodotti tipici, tra i quali ad esempio quelle dei funghi e delle castagne, del cedro e del peperoncino, la mietitura, la vendemmia ecc. Si tratta comunque, sempre, di manifestazioni corali i cui protagonisti sono i sentimenti, le tradizioni e le radici culturali di tutto il popolo.